Perdonare una volta si può, ma due? Tornano i Clintonistas? Torna la scivolosa moralità politica Lewinsky-style? Nell’unico posto al mondo dove “Sex and The City” sembrò attendibile, New York, davvero gli elettori chiamati a scegliersi un nuovo sindaco sorvoleranno sui vizietti del candidato Anthony Weiner? Chi dice di sì constata che al momento è lui a essere in testa ai sondaggi, nonostante la nuova ondata scandalistica, con le foto sconvenienti in rete, la ventenne rimorchiata online e la tragicomica conferenza stampa al fianco della consorte Huma. Un puro momento di teatro trash e del resto il governatore Cuomo s’affretta a spiegarci che New York è la città dei grandi istrioni, o no? Peduzzi Scandalo a New York Stefano Pistolini 25 LUG 2013
Il rantolo di Detroit Quando il miglior giocatore di pallacanestro italiano, Gigi Datome, è stato messo sotto contratto da una franchigia Nba, i Detroit Pistons, tutti abbiamo evocato il sogno americano. Beh, il sogno che Datome troverà ad aspettarlo al Metropolitan Airport, somiglia a un incubo. La città ha dichiarato bancarotta, schiacciata non tanto dal disavanzo di bilancio (120 milioni di dollari) ma dal mostruoso, esponenziale debito consolidato di 20 miliardi nei confronti di 100 mila creditori. Kevyn Orr, il commissario che ha supervisionato l’agonia della città, giovedì ha ufficializzato il più importante fallimento di una città nella storia economica degli Stati Uniti. Stefano Pistolini 20 LUG 2013
Una giuria di sole donne A posteriori, riesaminando gli interpreti e il contesto della tragica morte di Trayvon Martin e il processo penale che ne è scaturito, il verdetto emesso sabato scorso dalla giuria che ha definito “non colpevole” George Zimmerman appare fatalmente scontato. La vicenda, infatti, già conteneva quasi in modo esemplare, gli elementi necessari a dar luogo a una simile rappresentazione e, di conseguenza, a eccitare dibattiti e contrasti sociali all’indomani della sentenza. La risonanza del caso è stata amplificata dalla maniacale copertura mediatica del processo: grandi network, talk show, stampa e Web gli hanno dedicato un’attenzione che non si vedeva dai tempi di O.J. Simpson, con la complicità delle laconiche cronache provenienti da uno scenario politico depresso e da andamenti economici insicuri. Stefano Pistolini 15 LUG 2013
Due film, un libro e un album che raccontano l’ultima America selvaggia che ha fatto storia Strana aria, di questi tempi, nello showbiz americano. Profuma in modo irresistibile di nostalgia, anche se non è facile definire l’oggetto del sentimento. Riguarda una condizione, un’estetica e uno stato mentale dell’altroieri, proiettata verso quello che può essere definito un decennio abbondante, a cavallo tra i Sessanta appena iniziati e la metà dei Settanta. Stefano Pistolini 09 LUG 2013
Il rap è la letteratura migliore per raccontare il presente americano L’ascolto delle stazioni radio americane soul-oriented di questi tempi è molto istruttivo. La migliore che si ascolta sulla costa orientale, K 97.5 che trasmette da Atlanta, è un vero termometro, utilissimo a capire le novità in atto. Stefano Pistolini 02 LUG 2013
Quarant’anni fa la voce di Claudio Rocchi ha cambiato una generazione Sarà cinico a dirsi, ma l’edificazione della società dello spettacolo, con la sua miriade di protagonisti, coprotagonisti e figuranti, ha come pendant la costruzione di un gran cimitero virtuale nel quale mettere a riposare coloro che ebbero un momento di celebrità. Stefano Pistolini 25 GIU 2013
Tutto quello che non c’è nel documentario su George Harrison firmato Scorsese Con gran ritardo vedo il film di Martin Scorsese su George Harrison, “Living in the Material World”, che in effetti temevo un po’. Chiunque sia nato in tempo per vivere l’epopea dei Beatles, capirà. Stefano Pistolini 18 GIU 2013
I Daft Punk riesumano Moroder. Ma ora guardiamo avanti Si può dire che con l’arrivo dell’estate ne stiano succedendo di tutti i colori nel mondo musicale (spero abbiate dato un’occhiata al video-monumento narcisistico di Ai WeiWei, condito di quel metal sound cinese che fa un po’ tenerezza ma dopo due minuti fa venire i nervi – come l’artista stesso, del resto…). Stefano Pistolini 28 MAG 2013
Il tornado Oklahoma City è arcaica e dignitosa, umile, dura e sciagurata Quando qualche anno fa, per ragioni che non sto a spiegare, un club professionistico di basket si trasferì dalla postmoderna Seattle alla Oklahoma City di cui nessuno parlava mai, in tutti i bar americani si fecero battute: cosa viene in mente ai businessman dello sport d’andare a mettere radici in quell’angolo dimenticato della nazione? La squadra di Oklahoma City comunque partì, prese sberle per anni, fu la Cenerentola del torneo col nome poco profetico di Thunder che s’era data, poi poco alla volta cominciò a migliorare e a vincere, scelse gli uomini giusti e adesso è una corazzata del campionato. Alle partite dei Thunder c’è sempre il tutto esaurito. Stefano Pistolini 22 MAG 2013
I Vampire Weekend e i National. Ovvero due modi per capire cosa succede nel sound di New York Cosa succede, parlando di musica, in città. La città è New York, dove adesso la primavera corre. E nell’aria risuonano le tracce di due nuovi album che sono una sintesi dello stato delle cose della musica locale, parlando di musica bianca (anzi, bianchissima – qui siamo nel territorio dalla pelle pallida, dalla buona educazione e dall’anagrafe che recita 20-40). Stefano Pistolini 21 MAG 2013